In un contesto dove i bisogni di cittadini e imprese si moltiplicano, ma il tempo scarseggia, disporre di un centro capace di risolvere più esigenze in un colpo solo diventa un valore aggiunto. In questa guida scopriamo cos’è un franchising multiservizi, come funziona e perché rappresenta oggi un’opportunità concreta, con un focus finale su HUBiX Iniziative, esempio reale di applicazione di questo modello.

Aprire un franchising è una delle scelte più gettonate da chi sogna di diventare imprenditore senza partire da zero. Il brand è già conosciuto, il modello testato, la rete esiste. Eppure, è proprio in questa apparente “facilità” che si nascondono i rischi più grandi. L’entusiasmo è una risorsa, ma va accompagnato da una valutazione fredda e razionale. Perché un franchising può offrire molto, ma solo se viene scelto con consapevolezza. Ecco i 5 errori più frequenti che abbiamo osservato tra chi valuta un’opportunità in franchising. Se stai per fare questo passo, leggi con attenzione: riconoscerli ti aiuterà a evitarli.

In un mondo dove tutto cambia velocemente, ci sono persone che non si accontentano di adattarsi. Preferiscono costruire. Dare forma a relazioni, opportunità, soluzioni. Sono queste le persone che stiamo cercando. Diventare agente HUBiX significa entrare in una rete che non si limita a vendere servizi, ma li connette al territorio, li radica nei bisogni reali di chi vive e lavora ogni giorno in città, paesi, quartieri. L’agente HUBiX è un ponte: tra la piattaforma digitale e le persone, tra l’innovazione e la quotidianità.

Aprire un punto HUBiX Iniziative significa entrare in un sistema strutturato, diversificato e pronto all’uso. Tra i servizi più apprezzati della piattaforma HUBiX, c’è il network dell’informazione: un modello di business pensato per chi desidera avviare un’attività editoriale digitale locale. Ma qual è il ruolo di chi apre un HUB? Non è quello di scrivere articoli o gestire direttamente un sito di news. Il compito è gestire l’erogazione del servizio, offrendo a chi vuole farlo gli strumenti, il supporto e le condizioni ideali per partire.

Per anni, monetizzare la propria presenza online è sembrato un privilegio riservato ai grandi influencer. Un traguardo per pochi, fatto di numeri alti, contenuti virali e community affollate. Eppure, qualcosa sta cambiando. Nel panorama digitale contemporaneo si sta facendo strada un’idea più sobria (e concreta) di guadagno online: non più solo creare, ma saper consigliare in modo mirato. Il marketing di raccomandazione – o referral marketing – oggi può rappresentare una rendita accessibile anche a chi non ha milioni di follower, ma gestisce piccoli spazi digitali ben curati.